#UnMondoMigliore #Matera e #Marconia "#3Dicembre Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità"
I bambini notano le differenze. I bambini sono attenti osservatori e
notano, come noi adulti, il colore della pelle, un difetto fisico, un
comportamento che si discosta da quello che hanno la maggior parte delle
persone. I bambini percepiscono odori diversi, colori diversi, forme
diverse. Però non giudicano. Fanno domande perché sono curiosi, voglio
sapere: perché io sono bianco e lui è
marrone? Perché io cammino e lui usa la carrozzina? Purtroppo in Italia
siamo tanto indietro, rispetto ad altri Paesi, riguardo l'accettazione
della diversità o unicità dell'individuo. Spesso la colpa è di noi
adulti. Ai bambini , non importa se il bimbo al parco è bianco, nero,
chiacchierone, magrolino, non vedente... A loro importa giocare!
Possiamo fare un gioco insieme? Allora va bene. Non ti dico: "sei
antipatico" o "non gioco con te" perché sei disabile. Mi sento in
diritto di dirti "non gioco con te" se mi rubi il gioco preferito o
decidi di usare l'altalena per un'ora intera se io sono lì vicino ad
aspettare che tu scenda per farci un giro anche io. Cerchiamo di
spiegare ai nostri bambini che è bello conoscere tante realtà diverse e
provare a giocare con tutti indipendentemente dall'aspetto fisico o
altra diversità.La diversità a volte, a noi adulti, fa paura. Ci fa
paura perché non conosciamo bene la persona. Evitiamo di avvicinarci, di
capire, di fare domande, e così, senza sapere nulla, accontentandoci di
uno sguardo da lontano, privi di informazioni, decidiamo che non
vogliamo avere nulla a che fare con quella cosa sconosciuta che sembra
brutta e spaventosa. Non sappiamo rispondere a un bambino che in mezzo a
una folla chiede ad alta voce: "perché quella signora ha una mano così
strana?"
Lo zittiamo e gli intimiamo di abbassare la voce, pensiamo a
una risposta intelligente ma spesso non c'è altro che silenzio e parole
farfugliate a vanvera.
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